Compagno Ignazio,il Tuo gesto estremo il giorno prima della Festa dei lavoratori è il drammatico frutto di una situazione di grande difficoltà dei lavoratori del nostro Paese e soprattutto di quelli della Tua amata Sardegna, che forse non ti hanno dato la sicurezza che speravi e che meritavi.

Avrei voluto lottare insieme a Te perché le cose cambino.

Ti avrei voluto al mio fianco per combattere contro una privatizzazione fortemente ingiusta che crea un forte disagio ai lavoratori ed al Paese.

Avrei voluto – ed è l’impegno di questo sindacato - che al lavoro Tuo e di tanti splendidi operatori della CRI fosse consentito di continuare a dare tanto ai cittadini con quella serenità che tutti meritano.

Soprattutto chi, come Te, lavora per quelli che soffrono meriterebbe ben altra attenzione dal Paese.

Altro che la falsa cantilena mediatica, che ferisce fortemente, sui “privilegi” dei lavoratori pubblici.

I Tuoi figli saranno orgogliosi di avere un papà che era dipendente pubblico, un papà con un ruolo speciale, un papà che tutti i giorni faceva qualcosa di buono e di importante per gli altri: un papà che era un operatore della Croce rossa.

I Tuoi figli li sentiamo come figli nostri, e da oggi sappiano che alla UILPA CRI ci sarà sempre qualcuno pronto ad ascoltare i loro problemi.

Ciao Ignazio.

COMMISSARIO DELLA UIL PA CRI
Simonetta Villamagna